L'esperienza di Christina
Sostenibilità, accessibilità, narrazione sono il cuore di The Norman Sicily Project. All’inizio di quest’anno la Professoressa di Storia Dawn Hayes ha ricevuto una prestigiosa borsa di studio dal National Endowment for Humanities per il programma ‘Humanities Collections and Reference Resources’ per il suo progetto, “Documentare il Passato, Catalogare il Presente e Determinare il Futuro: Un Prototipo per il Patrimonio Normanno della Sicilia, dal 1061 al 1194 circa”. Quando ho ricevuto una email dalla dott.ssa Hayes che si congratulava con me per aver ottenuto il ruolo di Assistente per i Media e i Metadati per lavorare al progetto, sono stata entusiasta. Da aspirante professionista dei media fortemente legata alle mie radici siciliane, cogliere questa opportunità è stata un’esperienza assai significativa per me. Possiedo una conoscenza di base della storia e della cultura siciliana perché i miei nonni, da entrambi i rami della famiglia, sono emigrati in America dall’isola. Entrando nel progetto, ho riflettuto sulle mie personali esperienze di visita presso alcuni dei siti che hanno fatto parte del mio lavoro. Lo scopo di The Norman Sicily Project è di documentare il patrimonio culturale della Sicilia durante il periodo normanno (1061-1194 circa) per rendere i monumenti a rischio accessibili agli studiosi grazie ad internet. La dott.ssa Hayes e suo marito, il dott. Hayes, capo architetto tecnico del progetto, sono andati ben oltre il raggiungimento di questi obiettivi. Ciò che permette al progetto di distinguersi è la sua enfasi sulla sostenibilità e il suo abbracciare la cultura siciliana attraverso la conoscenza dei nativi siciliani. Il loro impatto è riconosciuto nello stesso sito del progetto. “Un enorme debito di gratitudine è dovuto agli innumerevoli siciliani che, in numerosi modi, hanno contribuito a rendere possibile questo progetto. Speriamo che questo sforzo possa essere una minima ricompensa per la loro immancabile gentilezza e generosità”, scrive la dott. Hayes.
Lavorare al progetto ha ampliato completamente la mia percezione della ricca storia culturale della Sicilia. Nel mio ruolo di Assistente per i dati e i Metadati, sono responsabile dell’elaborazione di immagini e video da ottimizzare per l’usabilità sul web, applicando metadati alle immagini in modo tale che i visitatori possano interagire con loro e pubblicare post su piattaforme social per migliorare la visibilità del progetto. Il mio lavoro mi ha fornito uno sguardo all’interno dei capolavori architettonici del Medioevo in una regione che è stata influenzata da numerose culture durante il fiorente periodo normanno. Dopo aver elaborato centinaia centinaia di immagini che catturano l’essenza del tempo, mi è venuto in mente lo scopo dietro il mio lavoro. Catalogare le immagini di molte chiese, monasteri, castelli e altri monumenti preserva l’eredità del passato della Sicilia e rende i monumenti accessibili in modo tale da permettere di esplorare la loro futura sostenibilità. Sono attratta dalle storie dei siti e apprezzo la connessione tra le persone e i luoghi che il progetto costruisce. Ho sperimentato questa connessione in prima persona quando ho iniziato a catalogare le immagini dalla cartella del progetto Geraci Siculo. Questo paesino incastonato nelle montagne della Sicilia settentrionale è la casa dei miei nonni paterni e un posto che custodisce alcuni dei miei più bei ricordi d’infanzia. Ho avuto il privilegio di visitare Geraci anni fa in un viaggio di famiglia in cui ho visto di persona alcuni dei monumenti di cui il progetto tratta. Lavorare su questi siti oggi è un’esperienza nostalgica a cui do molto valore. Per coloro che non hanno legami con la loro eredità nel progetto, il suo impatto non è tuttavia meno convincente. Chiunque abbia un interesse per la Sicilia, l’arte e la storia medievale, o la Conquista Normanna, può apprezzare le storie all’interno di ogni sito ed espandere la propria prospettiva di un’isola piena di cultura.